lunedì 18 luglio 2011

Jane Austen, la scrittrice più famosa e conosciuta in Inghilterra...e non solo aggiungerei

Jane Austen (Steventon, 16 dicembre 1775 - Winchester, 18 luglio 1817)   
  
Non avrei potuto mancare oggi, una delle mie scrittrici preferite, che ha saputo accendere in me la fantasia e la passione con i suoi racconti romantici dove descrive i sentimenti senza mezzi termini, a volte anche con toni forti e privi di decoro, una donna che sprigionava dai suoi racconti, tutta la forza e la sensibilità, tutto lo struggimento e l'accettazione dell'amore.
Ma basta parlare...emozioniamoci...


"Non avrei potuto essere più disperatamente cieca se fossi stata innamorata. Ma è stata la vanità, non l'amore, che mi ha perduta." da "Orgoglio e pregiudizio"
"Si struggeva dal desiderio di sapere cosa si agitasse in quel momento nell'animo di lui, in che modo egli pensasse a lei e se, ad onta di tutto, gli fosse ancora cara. Forse era stato gentile perché si sentiva a suo agio, eppure c'era stato quel non so che nella sua voce che non somigliava a un senso di agio. Non avrebbe saputo dire se, vedendola, egli avesse provato più gioia o più dolore, ma quel ch'era certo era che non l'aveva veduta con animo indifferente." da "Orgoglio e pregiudizio"
"Vi offro di nuovo il mio cuore che è ancor più vostro di quando lo spezzaste quasi otto anni e mezzo or sono. Non abbiate l'ardire di affermare che l'uomo dimentica più in fretta della donna, che il suo amore finisce prima. Non ho amato che voi. Ingiusto posso essere stato, debole e risentito lo sono certamente stato, ma incostante mai. Per voi soltanto sono tornato a Bath e senza di voi non posso immaginare il mio futuro."  da "Persuasione"
"Non perdonerei a un uomo di avere più musica che amore, più orecchio che occhio, una sensibilità più acuta per i bei suoni che per i bei sentimenti." da "Emma"
"Per quello che mi riguarda, se un libro è ben scritto, lo trovo sempre troppo corto." da "Catherine o la Pergola"
"Una metà del mondo non riesce a capire i piaceri dell'altra." da "Emma"
"Una sofferenza come la mia non ha orgoglio.
Cosa mi importa se si saprà che sono disperata?
Tutto il mondo può avere il trionfo di vedermi in questo stato. Quelli che non sanno cosa sia soffrire possono essere orgogliosi e indipendenti. Possono resistere agli oltraggi, o ricambiare le provocazioni. Io non posso farlo. Io devo soffrire, mi devo disperare, e che tutti quelli che vogliono godere di questo siano i benvenuti"
da "Ragione e sentimento"
"Non conversavano insieme, non si parlavano se non per scambiarsi i saluti richiesti dalla più elementare buona educazione. Una volta avevano rappresentato tanto l'uno per l'altra! Ora nulla! Vi era stato un tempo in cui, nella numerosa compagnia che ora affollava il salotto di Uppercross, avrebbero trovato estremamente difficile smettere di parlare tra loro. Con l'eccezione forse dell'ammiraglio e della signora Croft, che sembravano molto legati tra loro e felici (Anne non ammetteva altre eccezioni, neppure tra le coppie sposate), non potevano esservi stati altri due cuori così aperti, altri gusti così simili, altri sentimenti così all'unisono, altri volti così amati. Ora erano come estranei; no, peggio che estranei, poiché non avrebbero mai potuto diventare amici. La loro era un'estraneità perpetua." da "Persuasione"

Nessun commento:

Posta un commento